L’asma allergico rappresenta una delle patologie respiratorie più comuni, caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree e iperreattività bronchiale. Tra le strategie terapeutiche disponibili, l’immunoterapia allergene-specifica (AIT) si configura come un trattamento in grado di modificare la storia naturale della malattia, riducendo la sensibilizzazione agli allergeni e migliorando il controllo dell’asma.
Come funziona l’immunoterapia allergene-specifica?
L’AIT si basa sulla somministrazione progressiva di dosi crescenti dell’allergene responsabile della reazione immunitaria, con l’obiettivo di indurre una tolleranza immunologica. Questo processo determina una modulazione della risposta immunitaria orchestrata da specifiche cellule immunitarie (le cellule T regolatorie), che ha come conseguenza la riduzione della produzione di IgE specifiche e la riduzione della risposta infiammatoria a livello delle vie aeree.
Tale opzione terapeutica deve essere considerata dopo un’attenta valutazione clinica e anamnestica, accompagnata da test diagnostici, come il prick test, e la ricerca delle IgE specifiche, in particolare verso le singole molecole allergeniche.
Efficacia e sicurezza dell’immunoterapia
L’immunoterapia specifica è stata utilizzata fin dai primi decenni del ‘900 sulla base di criteri prevalentemente empirici, mentre, negli ultimi anni, le evidenze scientifiche hanno dato sostegno all’efficacia e alla sicurezza di questa terapia.
Nonostante tali progressi permangono ancora pregiudizi sull’effettiva efficacia di tale terapia e sui rischi di reazioni avverse.
Tuttavia questi timori sono poco comprensibili dato che il suo utilizzo nella rinite ed asma allergico è raccomandato in documenti patrocinati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e suggerito anche dalle raccomandazioni del documento GINA sull’asma.
Gli studi sull’AIT
Numerosi studi hanno dimostrato infatti che l’AIT è efficace nel ridurre i sintomi dell’asma allergico e nel migliorare la funzione polmonare. Un’ampia revisione sistematica di studi effettuati sull’argomento ha evidenziato che l’immunoterapia sublinguale e sottocutanea riducono significativamente l’uso di farmaci di controllo e i sintomi dell’asma.
Un altro recente studio (l’EfficAPSI) è stato eseguito in Francia su una popolazione con 330.000 controlli sani e 101.000 pazienti sottoposti a immunoterapia per via sublinguale (SLIT), osservati per 8 anni.
Questo studio ha mostrato due risultati estremamente importanti che confermano, su una popolazione molto ampia, i dati di efficacia e sicurezza dell’immunoterapia.
Rispetto ai controlli sani, infatti, i pazienti sottoposti a AIT hanno mostrato una riduzione del rischio di comparsa di asma del 22%; nei pazienti asmatici, vi è stato un miglioramento della sintomatologia asmatica del 28%, con conseguente riduzione delle riacutizzazioni e ospedalizzazioni.
Tutto questo si traduce in una riduzione dell’uso di risorse sanitarie nella gestione dei pazienti asmatici del 37%, con un notevole impatto in termini di farmaco economia.
AIT sublinguale e sottocutanea
L’AIT presenta un ottimo profilo di sicurezza soprattutto nella forma sublinguale, con talora comparsa di effetti collaterali locali e facilmente controllabili. Più attenzione deve essere rivolta alla formulazione sottocute, dove però una corretta selezione dei pazienti, un monitoraggio adeguato durante la somministrazione e una adeguata informazione sugli eventuali effetti collaterali, può ridurre al minimo le reazioni avverse.
Immunoterapia per pazienti rinitici e asmatici
In conclusione, alla luce delle evidenze scientifiche attuali, l’immunoterapia allergene-specifica rappresenta una terapia cardine nella gestione del paziente allergico, sia rinitico che asmatico, in grado di favorire il controllo dei sintomi e di prevenire il loro peggioramento.
La ricerca futura dovrà concentrarsi sulla possibilità di eseguire questo trattamento anche in pazienti con asma grave allergico controllato, eventualmente in associazione ai farmaci biologici.
BIBLIOGRAFIA
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Durham SR, Shamji MH. Allergen immunotherapy for allergic respiratory diseases: from mechanisms to meta-analysis. Eur J Immunol. 2021.
Demoly et all The Lancet Regional Health – Europe 2024;41: 100915
Articolo a cura di Francesco Papia, allergologo e immunologo clinico, PTA Enrico Albanese, ASP Palermo